Mi stringeva la mano, e io sentivo crescere l'amore. Mi bastava per sentirmi felice. Non

avevo bisogno tornare a casa perché lui era già la mia casa. Mi stringeva la mano e non avevo bisogno d'altro.

Non è la quantità degli amici che ti circondano a farti stare bene ma la qualità, non è nemmeno il luogo, ma quello che ci rende davvero felici è in assoluto l'atmosfera.

Vivo perché devo andare avanti, respiro questa meravigliosa parentesi del momento, vivo di una devastante ferita nel mio profondo, vivo di te dei tuoi sorrisi e delle tue smorfie, che non sono altro che anestetici delle mie cicatrici più profonde nell'anima.

Sostano sottovoce a volte le emozioni, le stringo per sentirle respirare tra cuore e anima, inconsapevoli sospendono il tempo.

Tutto è servito se ti ha reso la persona che sei, anche se ora ti appare assurdo, devi tornare indietro nel tempo e rivivere quel periodo e quel momento. Si impara di più dalle cose negative che si sono vissute che da quelle positive e perfette.

Poi arriva la notte per dare riposo ai pensieri e far riaccendere i sogni. Dolce notte e tanti bei sogni. A domani.

Avere soldi e non spenderli è la stessa identica cosa di non averne proprio.

Non si nasce stronze ma per vari comportamenti ci si diventa per difesa.

Con te
Con te
la mia storia
si creò attimo dopo attimo
Mentre scrivo quel tempo è già
passato
D'un passato che manca, quasi sempre
rimane un'istante, che resta nel
tempo ancora
Tra le ciglia di notti pensose, nel
nome urlato dal cuore
Come un castello crollato, una strada a
un tratto finita, un treno passato, perduto
Un campo di rose sbocciate, un viso nel
tempo sbiadito
Un mai udito rumore, d'un filo che
s'è spezzato
Un qualcosa ch'appresso mi porto
e non lo vorrei
E qualcosa che vorrei ancora
che più non riesco
a trovare.
Angelo Cora