due tesori che mi chiamano "papà", ed è questo il mio amore più bello.
Chi parla d'amore, parla col cuore. Non è cieco, è solo più sensibile, non più debole. Sente e vive di sensazioni ed emozioni quelle che non sbagliano mai.
Cosa sei per me? Sei quel dolce assillo che si è intrufolato in me, dapprima di soppiatto per poi esplodere titanicamente con i suoi infiniti raggi di dolcezza nelle gole più remote dei miei pensieri fino ad arrivare alle profondità della mia anima. Dove vivrai per sempre.
Viene voglia di scappare dallo smarrimento della tua presunta gioia, che al calar della notte, come imprigionata dall'estraneità, si rallegra per la sua paura.
L'unico regalo che non troveremo sotto l'albero di Natale sono le persone che abbiamo tanto amato e non ci sono più, i nostri cari. Sapete cosa si prova? Un immenso dolore. Perché vorresti riabbracciarli e non puoi, vorresti dire a loro quanto ti mancano e quanto li amavi, ma non puoi più né vederli né sentirli.
A volte la mia fede vacilla nel vedere ciò che accade intorno a me. I pensieri si fanno cupi e la luce si oscura. Però basta un piccolissimo gesto, il sorriso di un bambino per scacciare tutta quella cupezza e la luce torna lucente.
Se per far funzionare le cose bastasse incontrarsi e innamorarsi saremmo tutti a cavallo! La verità che non è incontrarsi o innamorarsi il difficile. Il difficile è amarsi! Che è qualcosa di ben diverso, comporta un sacrificio spaventoso e spesso anche diverse rinunce. Imparare ad amarsi è difficile e ci riesci solo se la persona che hai di fronte diventa quasi più importante di te.
Tutti lì a fissare quelle porte chiuse. Senza rendersi conto che una casa ha molte finestre, balconi, poggioli, terrazze. Non stiamo a guardare una porta che si chiude, la vita va oltre, godiamo delle innumerevoli aperture che senza volerlo ci regalano tanto "sole". È sempre stato così, andiamo avanti, non scoraggiamoci, la luce ci aspetta.
Sei tu che illumini la mia anima con il tuo amore nelle giornate piovose e buie, sei il raggio di vita che mi dà forza di andare avanti.
Chi parla d'amore, parla col cuore. Non è cieco, è solo più sensibile, non più debole. Sente e vive di sensazioni ed emozioni quelle che non sbagliano mai.
Cosa sei per me? Sei quel dolce assillo che si è intrufolato in me, dapprima di soppiatto per poi esplodere titanicamente con i suoi infiniti raggi di dolcezza nelle gole più remote dei miei pensieri fino ad arrivare alle profondità della mia anima. Dove vivrai per sempre.
Viene voglia di scappare dallo smarrimento della tua presunta gioia, che al calar della notte, come imprigionata dall'estraneità, si rallegra per la sua paura.
L'unico regalo che non troveremo sotto l'albero di Natale sono le persone che abbiamo tanto amato e non ci sono più, i nostri cari. Sapete cosa si prova? Un immenso dolore. Perché vorresti riabbracciarli e non puoi, vorresti dire a loro quanto ti mancano e quanto li amavi, ma non puoi più né vederli né sentirli.
A volte la mia fede vacilla nel vedere ciò che accade intorno a me. I pensieri si fanno cupi e la luce si oscura. Però basta un piccolissimo gesto, il sorriso di un bambino per scacciare tutta quella cupezza e la luce torna lucente.
Se per far funzionare le cose bastasse incontrarsi e innamorarsi saremmo tutti a cavallo! La verità che non è incontrarsi o innamorarsi il difficile. Il difficile è amarsi! Che è qualcosa di ben diverso, comporta un sacrificio spaventoso e spesso anche diverse rinunce. Imparare ad amarsi è difficile e ci riesci solo se la persona che hai di fronte diventa quasi più importante di te.
Tutti lì a fissare quelle porte chiuse. Senza rendersi conto che una casa ha molte finestre, balconi, poggioli, terrazze. Non stiamo a guardare una porta che si chiude, la vita va oltre, godiamo delle innumerevoli aperture che senza volerlo ci regalano tanto "sole". È sempre stato così, andiamo avanti, non scoraggiamoci, la luce ci aspetta.
Sei tu che illumini la mia anima con il tuo amore nelle giornate piovose e buie, sei il raggio di vita che mi dà forza di andare avanti.