costoro continuano a cercare strenuamente ciò in cui credono, seppur invisibilmente inghiottito dalle nebbie del tempo, ciò verso cui sono mossi da una fede superiore a qualsiasi altra. La loro diventa una ricerca faticosa, spasmodica, più o meno incessante, che può meravigliosamente sorprenderli o drasticamente disincantarli. Ma c'è della magia profonda in tutto questo, che, se non altro, spinge l'individuo oltre i confini del proprio vivere, al di là del proprio tempo, all'eterna ricerca di quel senso che accomuna da sempre (e per sempre lo farà) l'intera umanità.
Le fotomodelle sono snelle e slanciate come gli spaventapasseri ed è per questo che spaventano l'uccello.
Abbiamo bisogno tutti di ispirazione perché i castelli di sabbia non stanno in piedi.
Nelle notti brevi,
dove l'alba ruba i sogni
e stanchi vacillano i pensieri.
Né il mio cuore,
Né il mio respiro,
più mi apparteneva.
Si sfamo delle mie carni,
e bevve l'anima,
assaporando verità
che rendevano fragile.
La prova
la riuscita
quel pensiero velato
ci vuole un istante
si tinge d'azzurro
l'orizzonte infinito
in un'alba che è pioggia
in un sentiero
di sabbia.
Incontrarsi,
in uno scambio di sguardi,
in un intreccio di mani,
accomiatando ogni distanza,
perché nostro è già il domani.
A cosa serve l'amore se ti spezza il cuore e ti risucchia come un buco nero?
Ti sento
come sento il dolore,
come sento il piacere.
Ti sento
come sento un pensiero,
come sento un brivido.
Le parole che nascono dal cuore al cuore arrivano.
Girotondo del girasole
Il prato si desta:
gira la testa
che vien dalla festa,
non sembra più desta
in ciò che ci resta
di luci e parole.
Ora insieme, ora sole,
in quel girotondo
che domina il mondo
dei tuoi sentimenti.
Sembran assenti
quei tuoi occhi invadenti,
ma incidono lenti
la barriera del cuore.
Trapassano oltre
quel nostro presente
un po' fatiscente.
Girotondo apparente
del mio girasole:
giri danzando dentro il cestino,
vivi volando
sopra al destino.
Tiziana Cocolo
Le fotomodelle sono snelle e slanciate come gli spaventapasseri ed è per questo che spaventano l'uccello.
Abbiamo bisogno tutti di ispirazione perché i castelli di sabbia non stanno in piedi.
Nelle notti brevi,
dove l'alba ruba i sogni
e stanchi vacillano i pensieri.
Né il mio cuore,
Né il mio respiro,
più mi apparteneva.
Si sfamo delle mie carni,
e bevve l'anima,
assaporando verità
che rendevano fragile.
La prova
la riuscita
quel pensiero velato
ci vuole un istante
si tinge d'azzurro
l'orizzonte infinito
in un'alba che è pioggia
in un sentiero
di sabbia.
Incontrarsi,
in uno scambio di sguardi,
in un intreccio di mani,
accomiatando ogni distanza,
perché nostro è già il domani.
A cosa serve l'amore se ti spezza il cuore e ti risucchia come un buco nero?
Ti sento
come sento il dolore,
come sento il piacere.
Ti sento
come sento un pensiero,
come sento un brivido.
Le parole che nascono dal cuore al cuore arrivano.
Girotondo del girasole
Il prato si desta:
gira la testa
che vien dalla festa,
non sembra più desta
in ciò che ci resta
di luci e parole.
Ora insieme, ora sole,
in quel girotondo
che domina il mondo
dei tuoi sentimenti.
Sembran assenti
quei tuoi occhi invadenti,
ma incidono lenti
la barriera del cuore.
Trapassano oltre
quel nostro presente
un po' fatiscente.
Girotondo apparente
del mio girasole:
giri danzando dentro il cestino,
vivi volando
sopra al destino.
Tiziana Cocolo