mi sono sentita schiacciata dal dolore e dai giudizi, mi sono sentita povera e indifesa. Mi sono sentita abbandonata e usata, mi sono sentita vittima e carnefice, piena di dubbi e colma di difetti. Poi sei arrivato tu nel mio cuore e mi hai istruito nel tuo amore, un amore che non giudica chi ero, ma ciò che sono figlia prediletta voluta per amore e tutto ciò che mi turbava e mi opprimeva era solamente una nube di quel "tuo cielo" che io guardavo e non vedevo. Ti amo mio Gesù, mio Dio e mio amore, ti amo mio Gesù e salvatore.
Ti trovo in quel posto dove mi stavi aspettando. Ritorno sempre dove ci sei ancora tu.
Con la saggia esperienza, si impara che l'anima è la migliore ascoltatrice dei propri silenzi.
-Cosa stai guardando di bello?
-Te!
Nell'involucro
un bozzolo farfalla
ritorna vita.
Non è un giorno nuovo,
non è giorno antico
è solo il giorno
dove vi è l'eco di un Eco.
Abiterò il mio sogno, fra luna e cielo, mano nella mano, stretti noi, dentro petali di poesia.
Baciamoci. Ricarichiamoci d'amore...
Sensuale il tuo corpo unito con il mio, con il respiro caldo dei desideri ardenti dei nostri sensi d'appagare.
Colori sfumati
Quei colori sembrano spargersi nella nebbia come neve in fiamme,
le luci sono soffuse e tu sei lì a dipingere...
vedo i colori vivaci espandersi sulla tela e noto, in lontananza, un castello, perduto nell'infinità del mio spazio.
Dove sarai? Dove sarò? Dov'è?
Lì, di fronte a me un'immagine sfocata,
piena di colore, rancore e amore;
un amore perduto ormai nel tempo, nel destino, nella sorte di noi stessi e nella lucidità dei tuoi pensieri.
Gaia Moschetti
Ti trovo in quel posto dove mi stavi aspettando. Ritorno sempre dove ci sei ancora tu.
Con la saggia esperienza, si impara che l'anima è la migliore ascoltatrice dei propri silenzi.
-Cosa stai guardando di bello?
-Te!
Nell'involucro
un bozzolo farfalla
ritorna vita.
Non è un giorno nuovo,
non è giorno antico
è solo il giorno
dove vi è l'eco di un Eco.
Abiterò il mio sogno, fra luna e cielo, mano nella mano, stretti noi, dentro petali di poesia.
Baciamoci. Ricarichiamoci d'amore...
Sensuale il tuo corpo unito con il mio, con il respiro caldo dei desideri ardenti dei nostri sensi d'appagare.
Colori sfumati
Quei colori sembrano spargersi nella nebbia come neve in fiamme,
le luci sono soffuse e tu sei lì a dipingere...
vedo i colori vivaci espandersi sulla tela e noto, in lontananza, un castello, perduto nell'infinità del mio spazio.
Dove sarai? Dove sarò? Dov'è?
Lì, di fronte a me un'immagine sfocata,
piena di colore, rancore e amore;
un amore perduto ormai nel tempo, nel destino, nella sorte di noi stessi e nella lucidità dei tuoi pensieri.
Gaia Moschetti