quel che sono, ma quelli che credono di essere meno di quello che valgono sono i più pericolosi. Vanno salvati dal loro più grande nemico: se stessi.
Rossella Porro
Sorgo,
nuovamente.
Senza dei e senza rimpianto,
culto a me solo noto.
Da levantine vette m'alzo, su scheletri di torrenti
e creste di acque inquiete balzo,
matido erpice usurato, a smuovere zolle di speranza.
Prendo quota goffamente, nell'eco di stelle fuggite via
non mi do pace.
Erro per i tratturi del giorno, mi soffoca questo sudicio giogo,
affresco di colori e dolori
seminati con cura per far fiorire cipressi.
Che senso ha tutto questo splendere?
Quando la notte è già in agguato,
a cosa serve inseguire l'orizzonte?
Rifletto,
non solo la luce.
Scaglio dardi sottratti alla faretra di Dio e
scaldo talami di fortuna ancora lerci di piacere.
Sorgo
Nuovamente...
e mi maledico.
Michele Gentile
Rossella Porro
Sorgo,
nuovamente.
Senza dei e senza rimpianto,
culto a me solo noto.
Da levantine vette m'alzo, su scheletri di torrenti
e creste di acque inquiete balzo,
matido erpice usurato, a smuovere zolle di speranza.
Prendo quota goffamente, nell'eco di stelle fuggite via
non mi do pace.
Erro per i tratturi del giorno, mi soffoca questo sudicio giogo,
affresco di colori e dolori
seminati con cura per far fiorire cipressi.
Che senso ha tutto questo splendere?
Quando la notte è già in agguato,
a cosa serve inseguire l'orizzonte?
Rifletto,
non solo la luce.
Scaglio dardi sottratti alla faretra di Dio e
scaldo talami di fortuna ancora lerci di piacere.
Sorgo
Nuovamente...
e mi maledico.
Michele Gentile