la speranza. A chi ci dice: "Ti voglio Bene" con le parole, ma soprattutto... con i gesti così.
Estenuanti pensieri
raccolgono colori e piaceri.
Tu l'ombra sul selciato
che costeggia l'anima,
Io l'impossibile essenza di un risveglio,
Tu la mano che accarezza la mia bocca,
Io l'ultimo germoglio sul tuo prato.
Ascolta da lontano il silenzio
e ora diventa il mio equilibrio
Lì dove se io fossi
l'ultima onda di un immenso mare,
tu sapresti dove naufragare.
E lì cucivo un sorriso
"La paura s'impara" disse il respiro
straziato di una gazzella ferita.
Ci vuole coraggio per aver paura.
E pensare a quando mio padre
guardandomi moriva un po' di più,
a quando mi chiese: "come stai?"
e un "lasciami morire ti prego"
in pieno volto gli squarciò il pianto.
Non ho mai avuto paura
lo sanno anche le mie labbra
tra sangue e sperma affogate.
Tra pugni e carezze spaccate.
Tra bestemmie e parole d'amore
sono state violentate, abusate.
Tra preghiere di preti nudi a elemosinar
orgasmi masturbate, come un povero
Gesù Cristo umiliate.
Non ho mai avuto paura
e l'ho detto anche a lei.
Mentre moriva e li cucivo un sorriso
ai suoi pezzi di faccia rimasti
come cemento sull'asfalto gelato.
Eppure l'ho vista
era il pane appena sfornato
dal sangue ben allattato,
era l'unghia incarnita di un mare
rimasto nel bianco di un sasso spezzato,
era la mia pelle scura stracciata dal vento.
Bisogna saper amare per aver paura.
E ne avevo bisogno per sentirmi vivo
per non possedere l'odore che mi rese
così meno fragile.
Antonio Prencipe
Ho deciso di fregarmene di tutto e vivere serenamente.
Non voglio ricordarmi le ferite dei mie anni ma le giornate in cui riuscivo a dimenticarle con coraggio senza nascondermi con alcool o con altre cavolate.
Voglio uscire con gli amici, andare alle feste.
Non voglio aspettare la notte.
Non voglio vederti e nemmeno sentirti parlare.
Non voglio che mi carichi dei tuoi pesi senza capire che ne ho già abbastanza.
Mi dispiace Mamma, capisco perché sei andata via.
Ti capisco, li vedo che non fanno nulla per lottare o per cercare di farci stare bene.
Mi dispiace Papà, se leggerai queste parole e ne soffrirai, mi dispiace che tu sia così debole.
Mi dispiace Matteo che le tue soluzioni feriscano te e tutti quanti.
Mi dispiace Nonna che mi getti i tuoi pesi senza chiedermi come sto e mi dici una realtà che già vivo.
Mi dispiace per tutto.
Ma ho deciso di fregarmene di tutto e vivere serenamente.
Tanto io non posso cambiare la situazione posso solo non peggiorarla sprofondando nel mio dolore.
Francesca Zangrandi
Estenuanti pensieri
raccolgono colori e piaceri.
Tu l'ombra sul selciato
che costeggia l'anima,
Io l'impossibile essenza di un risveglio,
Tu la mano che accarezza la mia bocca,
Io l'ultimo germoglio sul tuo prato.
Ascolta da lontano il silenzio
e ora diventa il mio equilibrio
Lì dove se io fossi
l'ultima onda di un immenso mare,
tu sapresti dove naufragare.
E lì cucivo un sorriso
"La paura s'impara" disse il respiro
straziato di una gazzella ferita.
Ci vuole coraggio per aver paura.
E pensare a quando mio padre
guardandomi moriva un po' di più,
a quando mi chiese: "come stai?"
e un "lasciami morire ti prego"
in pieno volto gli squarciò il pianto.
Non ho mai avuto paura
lo sanno anche le mie labbra
tra sangue e sperma affogate.
Tra pugni e carezze spaccate.
Tra bestemmie e parole d'amore
sono state violentate, abusate.
Tra preghiere di preti nudi a elemosinar
orgasmi masturbate, come un povero
Gesù Cristo umiliate.
Non ho mai avuto paura
e l'ho detto anche a lei.
Mentre moriva e li cucivo un sorriso
ai suoi pezzi di faccia rimasti
come cemento sull'asfalto gelato.
Eppure l'ho vista
era il pane appena sfornato
dal sangue ben allattato,
era l'unghia incarnita di un mare
rimasto nel bianco di un sasso spezzato,
era la mia pelle scura stracciata dal vento.
Bisogna saper amare per aver paura.
E ne avevo bisogno per sentirmi vivo
per non possedere l'odore che mi rese
così meno fragile.
Antonio Prencipe
Ho deciso di fregarmene di tutto e vivere serenamente.
Non voglio ricordarmi le ferite dei mie anni ma le giornate in cui riuscivo a dimenticarle con coraggio senza nascondermi con alcool o con altre cavolate.
Voglio uscire con gli amici, andare alle feste.
Non voglio aspettare la notte.
Non voglio vederti e nemmeno sentirti parlare.
Non voglio che mi carichi dei tuoi pesi senza capire che ne ho già abbastanza.
Mi dispiace Mamma, capisco perché sei andata via.
Ti capisco, li vedo che non fanno nulla per lottare o per cercare di farci stare bene.
Mi dispiace Papà, se leggerai queste parole e ne soffrirai, mi dispiace che tu sia così debole.
Mi dispiace Matteo che le tue soluzioni feriscano te e tutti quanti.
Mi dispiace Nonna che mi getti i tuoi pesi senza chiedermi come sto e mi dici una realtà che già vivo.
Mi dispiace per tutto.
Ma ho deciso di fregarmene di tutto e vivere serenamente.
Tanto io non posso cambiare la situazione posso solo non peggiorarla sprofondando nel mio dolore.
Francesca Zangrandi