capace di regalare emozioni, entusiasmo, buongiorno a chi ha il coraggio di lottare contro le avversità. Buongiorno a tutti noi.
Aliti di vita
Grovigli di ginestre
si rovesciano
su cuspidi giacigli
un nibbio si dissolve
nelle radure del vento
verdi vele
decorano orizzonti
tra lievi imbarcazioni
di impalpabili maree
colgo la notte
immobile e lucente
soffici afflati
nella risacca delle stelle
tende
ruscelli
nudi intrecci di corpi
e stormi che sciamano
antiche tele nelle
crisalidi del tempo.
Fantasmi del passato
A volte ci capita di ritornare in posti dove è trascorsa la nostra infanzia,
così veloce e fulminea che ancora oggi stento a ricordarne qualche episodio.
Eppure è tra i muri ormai consumati dal vento e levigati dall'acqua, che odo le grida di quand'ero bambino.
Odo le risate interminabili di chi si diverte davvero, di chi col cuore sa dare senza pensare a tante cose.
Odo le voci dei miei compagni, compagni veri, che hanno diviso con me una parte importante della loro vita.
Odo le scarpe, il loro scalpitio di chi non sa ancora camminare ma ha imparato in fretta a correre dietro ad un pallone.
Odo i calci datano alla terra quando ci preparavamo a tirare in porta.
Sento ancora nelle loro magliette l'odore del sapone che si mescola con l'aria della primavera, vedo nei loro occhi, limpidi come l'acqua di una sorgente, il mio sguardo attonito nel rivedersi e non riconoscersi.
Tutti ci guardavano dai balconi alti, e nei loro occhi vedevamo il tempo scorrere via senza mai fermarsi ne voltarsi indietro.
Odo le galline starnazzare per i rimbombi delle nostre voci che vibravano tra i muri di quel cortile.
Ora odo il silenzio di tanto chiasso.
Odo il vento soffiare nei buchi vuoti dove un tempo nascondevamo i nostri segreti.
Lì dove ho messo in gioco i miei sogni più belli.
Lì il tempo ha intrappolato in quei muri la nostra gioventù.
Alberto Salvati
Sole di primavera
Rimuoviamo il silenzio dalla mente,
dall'abulica passività che uccide l'anima,
da contorti pensieri da miserie
arroccate nel nostro inconscio
dove il bambino ch'eravamo
ancora esiste, ancora piange, ancora spera.
Riallacciamo l'alleanza con il sole di primavera,
con le foglie che già sbocciano serene
cacciando l'inverno il buio:
ma non riescono cacciare la paura la guerra.
Su onde radioattive,
su piogge contaminate,
sui cadaveri degli innocenti assassinati
sulle nostre ossa sulla nostra umanità sacrificata.
Mammona vince
vincono i blanditi dittatori
che brindano alla nostra piaggeria alla nostra codardia.
Voi che vi pasciate di sangue di petrolio
voi che dimenticate l'essenza divina dell'uomo, della terra
voi che non rispettate l'innocenza
che vi nascondete dietro bandiere croci
e fedi dall'oligarchie pervertite.
Ma quelle bandiere quelle croci quelle fedi s'alzeranno
come mano viva ghermendovi lo scettro il potere,
l'arroganza l'estrema vostra nullità.
Il sole di primavera evaporerà le vostre anime.
Dario Motti
Aliti di vita
Grovigli di ginestre
si rovesciano
su cuspidi giacigli
un nibbio si dissolve
nelle radure del vento
verdi vele
decorano orizzonti
tra lievi imbarcazioni
di impalpabili maree
colgo la notte
immobile e lucente
soffici afflati
nella risacca delle stelle
tende
ruscelli
nudi intrecci di corpi
e stormi che sciamano
antiche tele nelle
crisalidi del tempo.
Fantasmi del passato
A volte ci capita di ritornare in posti dove è trascorsa la nostra infanzia,
così veloce e fulminea che ancora oggi stento a ricordarne qualche episodio.
Eppure è tra i muri ormai consumati dal vento e levigati dall'acqua, che odo le grida di quand'ero bambino.
Odo le risate interminabili di chi si diverte davvero, di chi col cuore sa dare senza pensare a tante cose.
Odo le voci dei miei compagni, compagni veri, che hanno diviso con me una parte importante della loro vita.
Odo le scarpe, il loro scalpitio di chi non sa ancora camminare ma ha imparato in fretta a correre dietro ad un pallone.
Odo i calci datano alla terra quando ci preparavamo a tirare in porta.
Sento ancora nelle loro magliette l'odore del sapone che si mescola con l'aria della primavera, vedo nei loro occhi, limpidi come l'acqua di una sorgente, il mio sguardo attonito nel rivedersi e non riconoscersi.
Tutti ci guardavano dai balconi alti, e nei loro occhi vedevamo il tempo scorrere via senza mai fermarsi ne voltarsi indietro.
Odo le galline starnazzare per i rimbombi delle nostre voci che vibravano tra i muri di quel cortile.
Ora odo il silenzio di tanto chiasso.
Odo il vento soffiare nei buchi vuoti dove un tempo nascondevamo i nostri segreti.
Lì dove ho messo in gioco i miei sogni più belli.
Lì il tempo ha intrappolato in quei muri la nostra gioventù.
Alberto Salvati
Sole di primavera
Rimuoviamo il silenzio dalla mente,
dall'abulica passività che uccide l'anima,
da contorti pensieri da miserie
arroccate nel nostro inconscio
dove il bambino ch'eravamo
ancora esiste, ancora piange, ancora spera.
Riallacciamo l'alleanza con il sole di primavera,
con le foglie che già sbocciano serene
cacciando l'inverno il buio:
ma non riescono cacciare la paura la guerra.
Su onde radioattive,
su piogge contaminate,
sui cadaveri degli innocenti assassinati
sulle nostre ossa sulla nostra umanità sacrificata.
Mammona vince
vincono i blanditi dittatori
che brindano alla nostra piaggeria alla nostra codardia.
Voi che vi pasciate di sangue di petrolio
voi che dimenticate l'essenza divina dell'uomo, della terra
voi che non rispettate l'innocenza
che vi nascondete dietro bandiere croci
e fedi dall'oligarchie pervertite.
Ma quelle bandiere quelle croci quelle fedi s'alzeranno
come mano viva ghermendovi lo scettro il potere,
l'arroganza l'estrema vostra nullità.
Il sole di primavera evaporerà le vostre anime.
Dario Motti