alla fine chi ti vuole nella sua vita sa dove trovarti, e se non lo fa è semplicemente perché non gli va di farlo, e di sicuro non merita le tue attenzioni.
Perché mi manchi.
Mi manca la tua risata.
Mi manca il tuo modo di affrontare le cose con sarcasmo.
Mi manca la tua filosofia.
Mi manca la tua testardaggine.
Mi manca il modo di essere schietta.
Mi mancano anche le tue esclamazioni malefiche.
Mi manca il tuo modo di essere stronza.
Mi manchi.
Ma non te lo dirò mai.
Lacrime di stelle
Nella notte bianca di gennaio
nel mezzo di fiori di ghiaccio
scende tintinnando un luminoso carro di stelle,
crepita il gelo della guizzante ombra
che scompare nel fondo del carro,
e sale frettoloso nel cielo
lasciando un nuvolo di polvere di stelle
che poco a poco copre di eterni luci la croce
appena impiantata sul sepolcro,
dove inciso un nome,
il più bel nome di mio piccolo mondo
dove inginocchio sul ghiaccio che si fora dalle lacrime,
dove ritornerò in tanto in tanto
cercando di riempire il profondo vuoto,
con il suo dolce ricordo.
Addio mamma!
Klara Erzsebet Bujtor
Absit iniuria verbis
La lanterna
mi son messa in mano
e sono sceso
come Diogene sul piano.
Cerco l'uomo
e ancor non l'ho trovato;
se non vien fuori
l'Italia è a mal partito.
Molte son le carogne,
che sostano sul Monte
e il lor fetore
appesta e si diffonde.
Una sola persona
io vorrei in alto,
che avesse bella
l'anima ed il volto.
Gino Ragusa Di Romano
Perché mi manchi.
Mi manca la tua risata.
Mi manca il tuo modo di affrontare le cose con sarcasmo.
Mi manca la tua filosofia.
Mi manca la tua testardaggine.
Mi manca il modo di essere schietta.
Mi mancano anche le tue esclamazioni malefiche.
Mi manca il tuo modo di essere stronza.
Mi manchi.
Ma non te lo dirò mai.
Lacrime di stelle
Nella notte bianca di gennaio
nel mezzo di fiori di ghiaccio
scende tintinnando un luminoso carro di stelle,
crepita il gelo della guizzante ombra
che scompare nel fondo del carro,
e sale frettoloso nel cielo
lasciando un nuvolo di polvere di stelle
che poco a poco copre di eterni luci la croce
appena impiantata sul sepolcro,
dove inciso un nome,
il più bel nome di mio piccolo mondo
dove inginocchio sul ghiaccio che si fora dalle lacrime,
dove ritornerò in tanto in tanto
cercando di riempire il profondo vuoto,
con il suo dolce ricordo.
Addio mamma!
Klara Erzsebet Bujtor
Absit iniuria verbis
La lanterna
mi son messa in mano
e sono sceso
come Diogene sul piano.
Cerco l'uomo
e ancor non l'ho trovato;
se non vien fuori
l'Italia è a mal partito.
Molte son le carogne,
che sostano sul Monte
e il lor fetore
appesta e si diffonde.
Una sola persona
io vorrei in alto,
che avesse bella
l'anima ed il volto.
Gino Ragusa Di Romano