sulle balle ad una donna. Escluse le donne armate, eh!
Buonanotte alla pioggia che scende dai miei occhi.
Il ticchettio della pioggia mi sveglia il cuore,
in questa notte di cielo grigio e non riesco a dormire.
Penso alla fiducia data e tradita in quella pozza di fango,
dove le mie lacrime si riflettano.
Giochi ogni giorno...
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
Quando uno se la cerca!
No!
Ho il presentimento che persino gli angeli lassù udirono le urla del mio cuore,
I miei no disperati rimbalzavano sui volti degli invitati a quella farsa.
Tu nel tuo abito chiaro non avevi sorrisi per me, eri distante mille miglia dal mio nome, dai miei occhi.
Conobbi la rassegnazione sorridendo alla donna più fortunata del mondo, la tua indifferenza mi rivelò le mie illusioni.
Ma la memoria è corta, e la speranza beffarda; Quale banale, supremo bisogno d'amore mi fece aprire la porta al tuo sorriso, dopo solo venti giorni?
Utopia!
Marina Gaddi
Buonanotte alla pioggia che scende dai miei occhi.
Il ticchettio della pioggia mi sveglia il cuore,
in questa notte di cielo grigio e non riesco a dormire.
Penso alla fiducia data e tradita in quella pozza di fango,
dove le mie lacrime si riflettano.
Giochi ogni giorno...
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
Quando uno se la cerca!
No!
Ho il presentimento che persino gli angeli lassù udirono le urla del mio cuore,
I miei no disperati rimbalzavano sui volti degli invitati a quella farsa.
Tu nel tuo abito chiaro non avevi sorrisi per me, eri distante mille miglia dal mio nome, dai miei occhi.
Conobbi la rassegnazione sorridendo alla donna più fortunata del mondo, la tua indifferenza mi rivelò le mie illusioni.
Ma la memoria è corta, e la speranza beffarda; Quale banale, supremo bisogno d'amore mi fece aprire la porta al tuo sorriso, dopo solo venti giorni?
Utopia!
Marina Gaddi