scelte e quel comportamento che tanto criticavi potrebbe essere il tuo.
Senza uscita
Era un cuore
di passaggio tra i pensieri,
doveva andarsene via subito.
Ed invece è ancora qui
che va avanti ed indietro
cercando una via d'uscita
tra un "ti amo"
ed un "mi manchi".
Ognuno fa i suoi viaggi
Attenta, oltre il vuoto che ti invade,
questo cuore non veduto ascolta
prima che sfinito salpi per l'eterno.
È passata, come parte della nostra vita
l'ora della tortura e delle acri parole
or muto e spento è il cratere d'ira
lontane son ceneri e fuliggini
sgombro di lapilli l'orizzonte;
al sicuro in questa tersa aria
esci dal rifugio e torna al sole.
Altro e nuovo tempo ti involi
con altro passo ripulsino le vene
un ineffabile t'afferri e ti regga.
Non vedi le divenienti
case di speranze che si stagliano
oltre quel che scorgi
che a tentati strappi
ancora intatta è la trama
e che alla pozza semivuota
altra acqua vi giunge?
Poche scintille di screzi
non possono bruciare un ceppo;
a qual fosti ritorna, amante
mutata da altro sapere aspettami
ti raggiungerò a tuo comando.
Se un alato dal plume ingrigito
si insacca in una rete e vi resta
se stanco di volare sceglie dove morire
non ti impaurire e accoglilo
qualche cinguettio pur udirai.
È questo voler essere con te
in un angolo di luce
il voto che ancor mi nasce nel petto
se da pellegrino ti raggiungo
e hai fede non rifiutarlo
basta dibattersi tra il qui e là
tra rinvenimenti di luce
e tenebre d'orgoglio
vivere di respiri di oscurità
qual dèmoni incarnati.
Di serenità avvampati
in pace ritroveremo un aspetto
con cui mostrarci al mondo
non divisi, ma anima indivisa,
che compie due destini.
Non ucciderti né uccidermi
nello stupore di amare
troverà un premio il cuore
prima dell'ultimo schianto
qualcosa sosterrà due vite.
Ognuno fa i suoi viaggi:
chi per i paesi del mondo
chi nel cuore di un altro
solo i ciechi di natura
possono non aver visto nulla.
Angelo Michele Cozza
La mia terra
Questo destino non mi vuole aiutare,
lontano da te per forza devo stare,
ho dimenticato tanti dei tuoi profumi
ma mi ricordo sempre dei tuoi costumi.
Quello della mia terra mi piaceva molto,
ma ovunque io sia stato non ho mai più sentito.
Quanti figli hai nel mondo che hai perduto
e quello che non è mai ritornato.
In molti sono quelli che sono partiti
ma non devi essere triste nessuno mai ti ha dimenticato,
io sento molto il desiderio di venirti a trovare
per vedere te è la mia famiglia accarezzare.
La sera ti penso sempre prima che mi addormenti
per ricordarmi di te con quel sentimento.
Ma adesso solo il ricordo è rimasto
di questo tuo figlio, che senza volerlo hai prestato
ad un'altra terra che prima non conosceva,
da dove aspetta un destino che mai arriva,
mi piacerebbe molto da te ritornare
ma il destino insiste che qui devo restare.
Anonimo
Senza uscita
Era un cuore
di passaggio tra i pensieri,
doveva andarsene via subito.
Ed invece è ancora qui
che va avanti ed indietro
cercando una via d'uscita
tra un "ti amo"
ed un "mi manchi".
Ognuno fa i suoi viaggi
Attenta, oltre il vuoto che ti invade,
questo cuore non veduto ascolta
prima che sfinito salpi per l'eterno.
È passata, come parte della nostra vita
l'ora della tortura e delle acri parole
or muto e spento è il cratere d'ira
lontane son ceneri e fuliggini
sgombro di lapilli l'orizzonte;
al sicuro in questa tersa aria
esci dal rifugio e torna al sole.
Altro e nuovo tempo ti involi
con altro passo ripulsino le vene
un ineffabile t'afferri e ti regga.
Non vedi le divenienti
case di speranze che si stagliano
oltre quel che scorgi
che a tentati strappi
ancora intatta è la trama
e che alla pozza semivuota
altra acqua vi giunge?
Poche scintille di screzi
non possono bruciare un ceppo;
a qual fosti ritorna, amante
mutata da altro sapere aspettami
ti raggiungerò a tuo comando.
Se un alato dal plume ingrigito
si insacca in una rete e vi resta
se stanco di volare sceglie dove morire
non ti impaurire e accoglilo
qualche cinguettio pur udirai.
È questo voler essere con te
in un angolo di luce
il voto che ancor mi nasce nel petto
se da pellegrino ti raggiungo
e hai fede non rifiutarlo
basta dibattersi tra il qui e là
tra rinvenimenti di luce
e tenebre d'orgoglio
vivere di respiri di oscurità
qual dèmoni incarnati.
Di serenità avvampati
in pace ritroveremo un aspetto
con cui mostrarci al mondo
non divisi, ma anima indivisa,
che compie due destini.
Non ucciderti né uccidermi
nello stupore di amare
troverà un premio il cuore
prima dell'ultimo schianto
qualcosa sosterrà due vite.
Ognuno fa i suoi viaggi:
chi per i paesi del mondo
chi nel cuore di un altro
solo i ciechi di natura
possono non aver visto nulla.
Angelo Michele Cozza
La mia terra
Questo destino non mi vuole aiutare,
lontano da te per forza devo stare,
ho dimenticato tanti dei tuoi profumi
ma mi ricordo sempre dei tuoi costumi.
Quello della mia terra mi piaceva molto,
ma ovunque io sia stato non ho mai più sentito.
Quanti figli hai nel mondo che hai perduto
e quello che non è mai ritornato.
In molti sono quelli che sono partiti
ma non devi essere triste nessuno mai ti ha dimenticato,
io sento molto il desiderio di venirti a trovare
per vedere te è la mia famiglia accarezzare.
La sera ti penso sempre prima che mi addormenti
per ricordarmi di te con quel sentimento.
Ma adesso solo il ricordo è rimasto
di questo tuo figlio, che senza volerlo hai prestato
ad un'altra terra che prima non conosceva,
da dove aspetta un destino che mai arriva,
mi piacerebbe molto da te ritornare
ma il destino insiste che qui devo restare.
Anonimo