contro il cuore, unico tramite che sappia trasmettere amore. Fra le tante "cose mortali", solo l'amore regnerà oltre il tempo, per l'eternità.
È proprio vero il detto che dice "la magrezza non fa bellezza", perché la vera bellezza è dentro di noi. Potrai essere magrissima, ma se non hai cuore, anima e dolcezza non sei "bella". Le ossa non servono a niente, un po' di carne sta bene sul corpo.
Alla fine, tutto si supera. Ma non tutto si dimentica. Alla fine rimane nel cuore ciò che si è tatuato dentro con dell'inchiostro che si chiama "amore".
Vai in giro col culo di fuori e sei una donna libera ed emancipata, allatti tuo figlio in pubblico e sei una donna maleducata ed incivile.
A volte a domandare cala il muro del silenzio.
Anche le aspettative ad un certo punto si stancano.
Quando hai un pensiero stupendo, non trovi la penna.
Ho permesso che le persone diventassero importanti lasciando da parte me. Perdendo di vista l'unica persona che sarebbe rimasta al mio fianco sempre: io.
LVIII
Ah! Quante volte ritornata in mente
La stanza mia e di nonna, giovincelle,
Quante rabbuffi per le marachelle
Che, a turno, facevam continuamente.
Ora ti ritrovo, mia stanza, finalmente
E riascolto il garrire di rondinelle
E rivedo beccare le gallinelle
All'aprir la mano premurosamente.
Tardi sono tornata e, or, son sola
Che la compagna degl'ingenui giochi
La Morte l'ha ghermita e in cielo vola.
Se fosse qui, pur lei, con la sua mole,
con l'intimità di cucina e fuochi
a tutti prenderebbe per le gole.
Nello Maruca
È proprio vero il detto che dice "la magrezza non fa bellezza", perché la vera bellezza è dentro di noi. Potrai essere magrissima, ma se non hai cuore, anima e dolcezza non sei "bella". Le ossa non servono a niente, un po' di carne sta bene sul corpo.
Alla fine, tutto si supera. Ma non tutto si dimentica. Alla fine rimane nel cuore ciò che si è tatuato dentro con dell'inchiostro che si chiama "amore".
Vai in giro col culo di fuori e sei una donna libera ed emancipata, allatti tuo figlio in pubblico e sei una donna maleducata ed incivile.
A volte a domandare cala il muro del silenzio.
Anche le aspettative ad un certo punto si stancano.
Quando hai un pensiero stupendo, non trovi la penna.
Ho permesso che le persone diventassero importanti lasciando da parte me. Perdendo di vista l'unica persona che sarebbe rimasta al mio fianco sempre: io.
LVIII
Ah! Quante volte ritornata in mente
La stanza mia e di nonna, giovincelle,
Quante rabbuffi per le marachelle
Che, a turno, facevam continuamente.
Ora ti ritrovo, mia stanza, finalmente
E riascolto il garrire di rondinelle
E rivedo beccare le gallinelle
All'aprir la mano premurosamente.
Tardi sono tornata e, or, son sola
Che la compagna degl'ingenui giochi
La Morte l'ha ghermita e in cielo vola.
Se fosse qui, pur lei, con la sua mole,
con l'intimità di cucina e fuochi
a tutti prenderebbe per le gole.
Nello Maruca