Tu, dici che è la mia sensibilità. Non è facile convivere con la mia sensibilità, vorrei poterla regolare, come si regola il volume di uno stereo. Quel tono sommesso, che prende possesso. Quel tono imperioso, che si alza di un tono. Il mio percepire, il mio avvertire, sensazioni. Mi si accavallano come le onde del mare, nella mente, tempestivamente. Vuoi ridere di me, o, vuoi ridere con me... possibile che tutto si riduca ad un gioco. Non è rimasto più niente di vero, o, di sincero. Non credo più a niente, perché ormai si mente.
I primi vent'anni sei un principiante che non conosce la vita, gli ultimi vent'anni sei un rincoglionito dalla vita... In mezzo, se ti andrà di culo, avrai sì e no una trentina d'anni per darti da fare e combinare qualcosa.
Tolte le notti, i momenti che passi sul cesso e quando svieni per una sbronza... ti rimarrano circa quindici anni...
Mi vuoi spiegare che diavolo si può fare in soli quindici anni?
Davide Capelli
Vita sui marciapiedi
Vecchi marciapiedi,
braccia materne per anime senza tempo
consegnate alla solitudine.
Quante storie e quanta vita
sul grigio dei marciapiedi.
Ricoperti da cartoni vissuti,
depositari silenziosi di lacrime,
sono il rifugio ultimo della disperazione.
Sferzati dal vento dell'imperturbabilità,
calpestati da passi anonimi e frettolosi,
abbandonati anche dall'ultimo raggio di sole.
Per tetto un cielo che, avaro,
nasconde anche l'ultima stella.
Le mani tese chiedono pietà,
gli occhi, ormai spenti, raccolgono l'indifferenza.
Cristina Cossu
Nelle ore notturne, quando i pensieri sono tenaglie, quando il desiderio di te è tagliola, quando divento il mio peggior nemico, spaventoso pericolo, la punta di una stilografica mi trafigge, lenta, il cuore in una carezzevole quanto sadica tortura e mi abbandono alle confessioni, ai rigurgiti di passione che hanno un solo volto ed un solo nome, l'innominabile e l'irraggiungibile che così bene rifocillano il protendere smanioso verso te. Zone scure, zone chiare, salti funambolici tra mille fantasie, librarsi in aria tra abbracci virtuali, baci umidi, accennati, poi, forti. Ritorno alla mia stilografica che preme di più tra le vene pulsanti, sgorganti, grondanti sangue misto a voglia, immagino solo la tua pelle a lenirla nel suo bruciore intenso. Tu, cura delle mie ustioni scritte nell'anima.
Mariella Buscemi
I primi vent'anni sei un principiante che non conosce la vita, gli ultimi vent'anni sei un rincoglionito dalla vita... In mezzo, se ti andrà di culo, avrai sì e no una trentina d'anni per darti da fare e combinare qualcosa.
Tolte le notti, i momenti che passi sul cesso e quando svieni per una sbronza... ti rimarrano circa quindici anni...
Mi vuoi spiegare che diavolo si può fare in soli quindici anni?
Davide Capelli
Vita sui marciapiedi
Vecchi marciapiedi,
braccia materne per anime senza tempo
consegnate alla solitudine.
Quante storie e quanta vita
sul grigio dei marciapiedi.
Ricoperti da cartoni vissuti,
depositari silenziosi di lacrime,
sono il rifugio ultimo della disperazione.
Sferzati dal vento dell'imperturbabilità,
calpestati da passi anonimi e frettolosi,
abbandonati anche dall'ultimo raggio di sole.
Per tetto un cielo che, avaro,
nasconde anche l'ultima stella.
Le mani tese chiedono pietà,
gli occhi, ormai spenti, raccolgono l'indifferenza.
Cristina Cossu
Nelle ore notturne, quando i pensieri sono tenaglie, quando il desiderio di te è tagliola, quando divento il mio peggior nemico, spaventoso pericolo, la punta di una stilografica mi trafigge, lenta, il cuore in una carezzevole quanto sadica tortura e mi abbandono alle confessioni, ai rigurgiti di passione che hanno un solo volto ed un solo nome, l'innominabile e l'irraggiungibile che così bene rifocillano il protendere smanioso verso te. Zone scure, zone chiare, salti funambolici tra mille fantasie, librarsi in aria tra abbracci virtuali, baci umidi, accennati, poi, forti. Ritorno alla mia stilografica che preme di più tra le vene pulsanti, sgorganti, grondanti sangue misto a voglia, immagino solo la tua pelle a lenirla nel suo bruciore intenso. Tu, cura delle mie ustioni scritte nell'anima.
Mariella Buscemi