in alcuni casi "poco educato, carino e fine"! Perché la mia pazienza per quei cervelli "limitati" è terminata. Perché la tolleranza verso gesti e azioni gratuite, volute e calcolate è finita. Perché la finezza la metto dove trovo rispetto. Di educazione ne ho da vendere, ma a chi non ne fa uso nemmeno la regalo. Sono carina per pochi eletti e scomodissima per il "mucchio" perché io amo i "veri" imperfetti e non i "finti" perfetti.
In un oceano d'amore "Io e Te" compensiamo l'immenso.
Sei in tutti i respiri, l'amore che parla di noi.
Con un sorriso sul volto,
una crepa nel cuore,
mi ritrovo sconvolto,
a veder morir le mie ore.
Le dissero: non sarai in grado di sopportare l'uragano.
Lei rispose: io sono l'uragano.
La vita
che cerchi nell'affetto
di qualcuno che non c'è,
che cerchi nel sorriso
di un ragazzo che non ti vuole bene,
che trovi solo nelle tue mani vuote,
nella rabbia dei tuoi diciott'anni perduti.
Preferisco di gran lunga essere nessuno da sola, che un mare di niente in branco.
È sempre troppo presto per lasciare.
Cadi in sogni talmente belli e reali, che non vorresti risvegliarti mai più.
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l'Italia ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate.
Un voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca l'Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001.
Alex Zanotelli
In un oceano d'amore "Io e Te" compensiamo l'immenso.
Sei in tutti i respiri, l'amore che parla di noi.
Con un sorriso sul volto,
una crepa nel cuore,
mi ritrovo sconvolto,
a veder morir le mie ore.
Le dissero: non sarai in grado di sopportare l'uragano.
Lei rispose: io sono l'uragano.
La vita
che cerchi nell'affetto
di qualcuno che non c'è,
che cerchi nel sorriso
di un ragazzo che non ti vuole bene,
che trovi solo nelle tue mani vuote,
nella rabbia dei tuoi diciott'anni perduti.
Preferisco di gran lunga essere nessuno da sola, che un mare di niente in branco.
È sempre troppo presto per lasciare.
Cadi in sogni talmente belli e reali, che non vorresti risvegliarti mai più.
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l'Italia ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate.
Un voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca l'Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001.
Alex Zanotelli