sguardi sono vuoti, quando le parole non dicono niente. E allora cerchi di stringere più forte. Per paura che quel brutto presentimento si avveri. Ma dentro di te ormai lo intuisci. Come quando stai leggendo un nuovo romanzo e vai a sbirciare l'ultima pagina. Non capisci come andrà a finire, ma un po' lo sospetti. Provi a crederci ancora con la speranza di sbagliarti, ma pian piano ti ritrovi in un angolino sconfitta in attesa della fine.
Con me non si parla mai al plurale, ma io posso farlo se lo ritengo opportuno.
Voglio leggere nel tuo cuore titubante e perdermi nelle curve del tuo corpo.
Libera e serena
quest'anima evade.
Leggero
il mio corpo vola
come il delicato
volo delle farfalle.
Piume celesti -
avvolgente il brivido
l'anima sogna.
Una violetta
dietro un muro protetta
giocava a nascondino.
I baci più belli sono quelli che si danno i nostri occhi.
Bisogna ascoltare la natura, perché sussurra dolci parole.
L'amore che vive nel profondo del nostro cuore abbraccia il valore di un grande sentimento.
Amati
Una sana leggerezza
è ciò che io bramo.
Volare leggeri,
farfalle leggiadre.
Alzarsi anche in volo,
ma non troppo in alto.
Levarsi sereni,
senz'altro pensiero.
E vivere, si,
con i piedi per terra.
Ma non ancorati,
al cemento avvinghiati.
Vedere l'azzurro,
godere anche il mare.
Cantare, danzare
e tornare a sognare
Non prender più nulla
(e neppure nessuno)
troppo sul serio,
neppure il mio ego.
Ada Ferrante
Con me non si parla mai al plurale, ma io posso farlo se lo ritengo opportuno.
Voglio leggere nel tuo cuore titubante e perdermi nelle curve del tuo corpo.
Libera e serena
quest'anima evade.
Leggero
il mio corpo vola
come il delicato
volo delle farfalle.
Piume celesti -
avvolgente il brivido
l'anima sogna.
Una violetta
dietro un muro protetta
giocava a nascondino.
I baci più belli sono quelli che si danno i nostri occhi.
Bisogna ascoltare la natura, perché sussurra dolci parole.
L'amore che vive nel profondo del nostro cuore abbraccia il valore di un grande sentimento.
Amati
Una sana leggerezza
è ciò che io bramo.
Volare leggeri,
farfalle leggiadre.
Alzarsi anche in volo,
ma non troppo in alto.
Levarsi sereni,
senz'altro pensiero.
E vivere, si,
con i piedi per terra.
Ma non ancorati,
al cemento avvinghiati.
Vedere l'azzurro,
godere anche il mare.
Cantare, danzare
e tornare a sognare
Non prender più nulla
(e neppure nessuno)
troppo sul serio,
neppure il mio ego.
Ada Ferrante