gli occhi che più lacrime non hanno, diffondi amore e sazia i cuori di chi non crede nel tuo preziosissimo sangue, versato in amor e grazia per noi: ciechi ed afflitti, ingrati ed inetti, presi da troppe ed inutili incertezze, da passioni sfrenate, da ben nota materialità. Beato l'uomo che soffermerà lo sguardo sul tuo volto luminoso ed infinitamente prezioso, beato chi vivrà di te, cibandosi del tuo affetto paterno, del tuo bene fraterno, perché solo tu sai essere buono come un padre, più di un padre. Amico generoso, fratello premuroso, unica essenza divina, fonte di gioia per noi, (fragili figli di un mondo egoista, prepotente e privo di solidarietà), conduci l'uomo alla vita eterna, accendendo in lui quella luce che ognuno di noi vorrebbe ricercare nell'oscurità, inconsapevole d'un semplice, importante particolare: senza la tua "chiarità", nessun uomo giungerà mai alla verità.
Sopravviviamo in un mondo fatto di assenze che non saranno mai presenze.
Non mi interessa che il mondo giri intorno a me, ma che io sia il centro del mio mondo.
Il regalo più bello a San Valentino è sentire una chiamata, la dolcezza della tua voce dire ti amo.
Il mio sogno segue la stessa rotta, mi conduce da te, finisco sempre per sbarcare nel tuo cuore.
È sempre meglio lasciar perdere da vincitore che vincere da perdente.
I ricordi sono il nostro passato, quando riaffiorano ci commuovono.
Non sempre la cultura apre le menti. A volte c'è apertura mentale e intelligenza in gente a dir poco analfabeta.
Non posso rinunciare a questo tempo, ma credimi senza te lo lascio solo passare.
La luna, qui, non si vede.
Forse perché il sole è troppo
e lei, gelosa, non si concede.
Le colazioni sanno di mattino,
le notti di ritorno al sorriso.
Assonnata, albeggia l'arte alle cinque e diciotto,
abbracciando l'orizzonte alla stessa ora, qualche ora dopo.
Le basse maree sono umori apocopati,
le alte l'apostrofo oscuro della perfezione.
Granelli di sabbia occultano conchiglie orgogliose,
invidiose della ragione per cui vengono raccolte.
Ma sabato, qui, resteranno.
Promessa infranta. Perdonami.
Mentre il passato non s'intromette,
il presente sa applaudirmi sincero.
Tutto è migliore, questa notte.
Tutto ricorda il cielo.
Vorrei guardassi chi sto guardando io.
In questa notte,
dove la luna che non si vede inizia a esistere,
dove alte e basse maree non dipendono dall'umore del futuro, ma dal nostro,
dove le conchiglie regalano orgoglio
e non esistono perdoni né promesse infrante.
Dove solo tu ed io esistiamo,
perché siamo qui, accanto a noi, e nudi ci ascoltiamo.
Lorenzo Baccari
Sopravviviamo in un mondo fatto di assenze che non saranno mai presenze.
Non mi interessa che il mondo giri intorno a me, ma che io sia il centro del mio mondo.
Il regalo più bello a San Valentino è sentire una chiamata, la dolcezza della tua voce dire ti amo.
Il mio sogno segue la stessa rotta, mi conduce da te, finisco sempre per sbarcare nel tuo cuore.
È sempre meglio lasciar perdere da vincitore che vincere da perdente.
I ricordi sono il nostro passato, quando riaffiorano ci commuovono.
Non sempre la cultura apre le menti. A volte c'è apertura mentale e intelligenza in gente a dir poco analfabeta.
Non posso rinunciare a questo tempo, ma credimi senza te lo lascio solo passare.
La luna, qui, non si vede.
Forse perché il sole è troppo
e lei, gelosa, non si concede.
Le colazioni sanno di mattino,
le notti di ritorno al sorriso.
Assonnata, albeggia l'arte alle cinque e diciotto,
abbracciando l'orizzonte alla stessa ora, qualche ora dopo.
Le basse maree sono umori apocopati,
le alte l'apostrofo oscuro della perfezione.
Granelli di sabbia occultano conchiglie orgogliose,
invidiose della ragione per cui vengono raccolte.
Ma sabato, qui, resteranno.
Promessa infranta. Perdonami.
Mentre il passato non s'intromette,
il presente sa applaudirmi sincero.
Tutto è migliore, questa notte.
Tutto ricorda il cielo.
Vorrei guardassi chi sto guardando io.
In questa notte,
dove la luna che non si vede inizia a esistere,
dove alte e basse maree non dipendono dall'umore del futuro, ma dal nostro,
dove le conchiglie regalano orgoglio
e non esistono perdoni né promesse infrante.
Dove solo tu ed io esistiamo,
perché siamo qui, accanto a noi, e nudi ci ascoltiamo.
Lorenzo Baccari