di venire alla luce, china il capo verso il basso per poter ringraziare la terra.
Vivi l'attimo come se un domani mai ci sarà, perché non sai mai cosa ti riserva il futuro.
Quindi sii sempre più forte di chi finora ti ha fatto credere di essere il nulla. Chi pensa questo di te non ha capito nulla, e parla senza sapere che dietro a quel viso angelico si nasconde un cuore immenso.
il tempo
Il tempo avanza inesorabile
scandisce il movimento del vento.
Il suo andirivieni leviga il cuore,
pietra in fondo all'anima
dalle lacrime indolenzito.
Ha pensieri stanchi, disordinati, melanconici e delusi,
a tratti è volo discontinuo d'uccello che cerca il nido
di speranze che si allontanano e si perdono nel labirinto delle paure.
Il tormentato sibilo del vento non vuole tacere,
sirena ammaliatrice, canta l'amore.
Sono un sussurro le sue parole
che il fragoroso fruscio delle foglie scosse,
copre.
RM mp.
Rita Marianna Monterosa
Più in là
Nei deserti di pietra del mio rosso rosso cuore
dentro un sogno insanguinato c'è un amore che piange
l'abbandono. Con la colpa per tutore tutto stagna
nella notte del rumore: volontà, passione, pensiero...
Errore, anche. Tutto è chiuso sotto il velo del rimorso
che confonde il desiderio, tutto sommerso.
C'è un popolo di carta che si fuma la speranza
nell'attesa dell'Eroe Frantume, che già s'è perso
tra l'oblio e l'insicurezza, unico velo,
forse, che squarciare non sa. Arriverà?
C'è bisogno davvero di lui, per sentire
le lacrime? Per ascoltare le sue disobbedienze,
quel capriccio di saggezza e umanità.
C'è un ciuccio strappato tra la polvere ed il sole
dove dormono i varani. Dove il vento
sferza la vita e fa bruciare le ferite.
Ma il male non è il sangue, il male sta più in là.
Simone Sabbatini
Vivi l'attimo come se un domani mai ci sarà, perché non sai mai cosa ti riserva il futuro.
Quindi sii sempre più forte di chi finora ti ha fatto credere di essere il nulla. Chi pensa questo di te non ha capito nulla, e parla senza sapere che dietro a quel viso angelico si nasconde un cuore immenso.
il tempo
Il tempo avanza inesorabile
scandisce il movimento del vento.
Il suo andirivieni leviga il cuore,
pietra in fondo all'anima
dalle lacrime indolenzito.
Ha pensieri stanchi, disordinati, melanconici e delusi,
a tratti è volo discontinuo d'uccello che cerca il nido
di speranze che si allontanano e si perdono nel labirinto delle paure.
Il tormentato sibilo del vento non vuole tacere,
sirena ammaliatrice, canta l'amore.
Sono un sussurro le sue parole
che il fragoroso fruscio delle foglie scosse,
copre.
RM mp.
Rita Marianna Monterosa
Più in là
Nei deserti di pietra del mio rosso rosso cuore
dentro un sogno insanguinato c'è un amore che piange
l'abbandono. Con la colpa per tutore tutto stagna
nella notte del rumore: volontà, passione, pensiero...
Errore, anche. Tutto è chiuso sotto il velo del rimorso
che confonde il desiderio, tutto sommerso.
C'è un popolo di carta che si fuma la speranza
nell'attesa dell'Eroe Frantume, che già s'è perso
tra l'oblio e l'insicurezza, unico velo,
forse, che squarciare non sa. Arriverà?
C'è bisogno davvero di lui, per sentire
le lacrime? Per ascoltare le sue disobbedienze,
quel capriccio di saggezza e umanità.
C'è un ciuccio strappato tra la polvere ed il sole
dove dormono i varani. Dove il vento
sferza la vita e fa bruciare le ferite.
Ma il male non è il sangue, il male sta più in là.
Simone Sabbatini