il tuo cuore non sfiorerà le mie debolezze ed emozioni più fragili, sceglierò il tuo amore.
Neve di nuovo
Negli angoli
e i pertugi
la prima neve si
era disciolta,
eravamo liberi e felici,
le strade erano scoperte e prone,
il traffico rutilante;
e adesso,
stanotte,
di nuovo
cala il nevischio,
imbiancando
i selciati
e ogni dove,
che casino,
un guaio camminare
per i vecchi e i macilenti;
di nuovo la neve,
jella nera.
Sei come il concerto n. 3, melodia di Rachmaninov.
Lenta, all'inizio. Nel tuo elegante incedere.
Nel tuo mostrarti al mondo, camminando sicura, fra le persone. Certa, nel tuo bel carattere.
Rapidamente incalzi.
Come un treno che sfreccia su delle inesistenti rotaie, vinci contro ogni imprevisto che ti si presenta.
Diventi molto veloce, quasi suonata con undici dita.
E poi torni calma. Come il mare in una calda sera estiva, priva di ogni alito di vento.
Sembra quasi ti fermi a ragionare sul da farsi. Come ad osservare intorno a te tutte le strade e tutte le possibilità.
E piano piano, inizi nuovamente ad accelerare. E torni ad intimorire tutti intorno a te.
E giunta nella parte centrale del brano, come a renderti conto di ciò, cambi completamente stile.
Sfuggente,
Inizi a correre. Di vita in vita.
Fusa su migliaia di altre esistenze.
L'esecuzione giunge quasi al termine e l'artista, previdente, rilassa gli ascoltatori. La musica si ammorbidisce e diventa una melodia carica di passioni.
Carica quasi d'amore.
Anonimo
Box Office
- Tenebra: "Dentro la scorza siamo già uno. Non è forse stato il tuo peccato la trappola per l'unicorno? Anche adesso il seme malefico di quello che hai fatto sta germogliando dentro di te."
- Lily: "No, mentisci. Sei nauseante Tenebra, non sei nient'altro che un animale".
- Tenebra: "Siamo tutti animali, mia signora."
Neve di nuovo
Negli angoli
e i pertugi
la prima neve si
era disciolta,
eravamo liberi e felici,
le strade erano scoperte e prone,
il traffico rutilante;
e adesso,
stanotte,
di nuovo
cala il nevischio,
imbiancando
i selciati
e ogni dove,
che casino,
un guaio camminare
per i vecchi e i macilenti;
di nuovo la neve,
jella nera.
Sei come il concerto n. 3, melodia di Rachmaninov.
Lenta, all'inizio. Nel tuo elegante incedere.
Nel tuo mostrarti al mondo, camminando sicura, fra le persone. Certa, nel tuo bel carattere.
Rapidamente incalzi.
Come un treno che sfreccia su delle inesistenti rotaie, vinci contro ogni imprevisto che ti si presenta.
Diventi molto veloce, quasi suonata con undici dita.
E poi torni calma. Come il mare in una calda sera estiva, priva di ogni alito di vento.
Sembra quasi ti fermi a ragionare sul da farsi. Come ad osservare intorno a te tutte le strade e tutte le possibilità.
E piano piano, inizi nuovamente ad accelerare. E torni ad intimorire tutti intorno a te.
E giunta nella parte centrale del brano, come a renderti conto di ciò, cambi completamente stile.
Sfuggente,
Inizi a correre. Di vita in vita.
Fusa su migliaia di altre esistenze.
L'esecuzione giunge quasi al termine e l'artista, previdente, rilassa gli ascoltatori. La musica si ammorbidisce e diventa una melodia carica di passioni.
Carica quasi d'amore.
Anonimo
Box Office
- Tenebra: "Dentro la scorza siamo già uno. Non è forse stato il tuo peccato la trappola per l'unicorno? Anche adesso il seme malefico di quello che hai fatto sta germogliando dentro di te."
- Lily: "No, mentisci. Sei nauseante Tenebra, non sei nient'altro che un animale".
- Tenebra: "Siamo tutti animali, mia signora."