giusto e man mano che vai avanti colorare ogni cosa... e se ti volterai indietro vedrai un mondo pieno di allegria.
Un uomo,
ha le mani che sanno giocare,
impastare storie di eterno amore e
dannato rancore.
Un uomo,
ha le mani che sanno sfiorare,
che sanno parlare e
sanno far male senza toccare.
Le mani di un uomo,
possono uccidere il tuo dolore,
oppure l'immenso amore
senza che tu,
le possa fermare.
In qualche modo ne usciremo da questi giorni gettati alla rinfusa, senza un ordine logico apparente. Giorni passati a tentare di ricostruirci, unendo le nostre solitudini, ripercorrendo perfino gli stessi errori che ci hanno visti lontani, pur di non perderci del tutto. Eppure siamo come una scadenza che non si può rinviare, col retrogusto amaro della fine, che non si può più evitare. E tra carezze e baci rubati, non lo chiediamo mai che cosa siamo adesso, cosa ci spinge a ballare quella stessa danza pur senza il conforto della musica. Quella musica cessata anni fa, di cui nessuno dei due ha mai sentito veramente la mancanza. Eppure anche oggi eravamo qui, ad illuderci che, stando insieme, avremmo potuto amare di più. Ad illuderci che quel senso di vuoto lo si potesse riempire con una vecchia abitudine. Ad illuderci che, per tornare ad amare, bastasse riciclare un sentimento ormai offuscato dal tempo. Non si può riempire un vuoto col ricordo di ciò che eravamo. Non si può amare qualcuno nel ricordo di ciò che credevamo e speravamo fosse molto tempo fa.
Samantha Avvelenata
Perché criticate me, quando non avete mai rivolto lo sguardo verso voi stessi, perché giudicate, ferite, perché mi credete diversa quando dico d'esser me stessa?
Potrò sempre essere guidicata per ciò che sono, per la maschera che non porto, per la fede che non ostento, per la diversità dei miei sguardi, per la sincerità delle mie parole, ma non potrò mai subir condannata per ciò che aspiro d'esser.
Cerchiamo invano un giorno profano per capire la vita, ma chi di noi merita la qualifica di "essere umano"?
Carmela La Barbera
Un uomo,
ha le mani che sanno giocare,
impastare storie di eterno amore e
dannato rancore.
Un uomo,
ha le mani che sanno sfiorare,
che sanno parlare e
sanno far male senza toccare.
Le mani di un uomo,
possono uccidere il tuo dolore,
oppure l'immenso amore
senza che tu,
le possa fermare.
In qualche modo ne usciremo da questi giorni gettati alla rinfusa, senza un ordine logico apparente. Giorni passati a tentare di ricostruirci, unendo le nostre solitudini, ripercorrendo perfino gli stessi errori che ci hanno visti lontani, pur di non perderci del tutto. Eppure siamo come una scadenza che non si può rinviare, col retrogusto amaro della fine, che non si può più evitare. E tra carezze e baci rubati, non lo chiediamo mai che cosa siamo adesso, cosa ci spinge a ballare quella stessa danza pur senza il conforto della musica. Quella musica cessata anni fa, di cui nessuno dei due ha mai sentito veramente la mancanza. Eppure anche oggi eravamo qui, ad illuderci che, stando insieme, avremmo potuto amare di più. Ad illuderci che quel senso di vuoto lo si potesse riempire con una vecchia abitudine. Ad illuderci che, per tornare ad amare, bastasse riciclare un sentimento ormai offuscato dal tempo. Non si può riempire un vuoto col ricordo di ciò che eravamo. Non si può amare qualcuno nel ricordo di ciò che credevamo e speravamo fosse molto tempo fa.
Samantha Avvelenata
Perché criticate me, quando non avete mai rivolto lo sguardo verso voi stessi, perché giudicate, ferite, perché mi credete diversa quando dico d'esser me stessa?
Potrò sempre essere guidicata per ciò che sono, per la maschera che non porto, per la fede che non ostento, per la diversità dei miei sguardi, per la sincerità delle mie parole, ma non potrò mai subir condannata per ciò che aspiro d'esser.
Cerchiamo invano un giorno profano per capire la vita, ma chi di noi merita la qualifica di "essere umano"?
Carmela La Barbera