Bologna, squadra alla nostra portata. Come si fa a essere così discontinui? Come si fa. Giocatori professionisti che non devono lottare per la salvezza, mannaggia. Da quanti campionati il Cagliari gioca così? Qualcuno parla di schizofrenia, ma l'allenatore c'entra fino a un certo punto. Mastichiamo rabbia e delusione. Cribbio. Si può anche perdere, ma non necessariamente in questo modo e non deve per forza succedere, perché questo è il Cagliari. Sigh.
A cosa servono tutte queste frasi fatte su:
"credere e essere noi stessi"
"lottare per i nostri sogni"
"aver coraggio"
"fregarsene di cosa pensino gli altri"
"niente è impossibile"
"BLA BLA BLA"
se quando tocca a noi ci nascondiamo sotto la sabbia come i granchi
nella "sicurezza" delle nostre abitudini?
Edvania Paes
Favelas In questo bosco di nullità
dove il semplice calore dell'alito
cancella i segni del tempo
dove la palude
confina col cielo
e come birilli le piccole vite per gli squadroni
sorge nella pece uno scampolo di vita.
Sono margini d'esistenza
a cavalcioni sull'inferno
e all'orizzonte piedi nudi su vetri appuntiti.
Copri di fango
i loro occhi frigidi dal freddo
perché la sabbia di Rio
si vende a chi trova un altro Brasile.
Ivano Malcotti
Si alzò dal divano e mi si mise davanti, cominciando a spogliarsi, mentre le sue mani slacciavano i vestiti che la coprivano. Mi guardava senza paura, prese un bicchiere vuoto che aveva poggiato sul tavolino davanti al divano, qualche minuto prima, insieme ad una bottiglia di vino, lo riempì quasi fino all'orlo, si mise sopra di me, e mi face dare un sorso. Mentre la tenevo dai suoi fianchi nudi e morbidi, quel vino cominciò a scaldarmi il sangue, lei ne prese un sorso, mi guardò negli occhi e mi baciò delicatamente, invitandomi a bagnarla con quel vino, immergendo le mie dita al suo interno disegnando sulla sua pelle strisce, gocce che colavano sul suo seno, gocce, che cadevano fin sotto il suo addome. A lei piaceva, a me scaldava, mi prese il bicchiere tra le mani allontanandolo da noi poggiandolo sul pavimento, mi slacciò la cintura e mi disse, "Amami"
Salvatore Raimondo
A cosa servono tutte queste frasi fatte su:
"credere e essere noi stessi"
"lottare per i nostri sogni"
"aver coraggio"
"fregarsene di cosa pensino gli altri"
"niente è impossibile"
"BLA BLA BLA"
se quando tocca a noi ci nascondiamo sotto la sabbia come i granchi
nella "sicurezza" delle nostre abitudini?
Edvania Paes
Favelas In questo bosco di nullità
dove il semplice calore dell'alito
cancella i segni del tempo
dove la palude
confina col cielo
e come birilli le piccole vite per gli squadroni
sorge nella pece uno scampolo di vita.
Sono margini d'esistenza
a cavalcioni sull'inferno
e all'orizzonte piedi nudi su vetri appuntiti.
Copri di fango
i loro occhi frigidi dal freddo
perché la sabbia di Rio
si vende a chi trova un altro Brasile.
Ivano Malcotti
Si alzò dal divano e mi si mise davanti, cominciando a spogliarsi, mentre le sue mani slacciavano i vestiti che la coprivano. Mi guardava senza paura, prese un bicchiere vuoto che aveva poggiato sul tavolino davanti al divano, qualche minuto prima, insieme ad una bottiglia di vino, lo riempì quasi fino all'orlo, si mise sopra di me, e mi face dare un sorso. Mentre la tenevo dai suoi fianchi nudi e morbidi, quel vino cominciò a scaldarmi il sangue, lei ne prese un sorso, mi guardò negli occhi e mi baciò delicatamente, invitandomi a bagnarla con quel vino, immergendo le mie dita al suo interno disegnando sulla sua pelle strisce, gocce che colavano sul suo seno, gocce, che cadevano fin sotto il suo addome. A lei piaceva, a me scaldava, mi prese il bicchiere tra le mani allontanandolo da noi poggiandolo sul pavimento, mi slacciò la cintura e mi disse, "Amami"
Salvatore Raimondo