Poi Dio fece il firmamento sopra le acque e lo chiamò cielo. Poi apparve l'asciutto e Dio chiamò l'asciutto terra. Poi Dio creò due grandi luminarie, la maggiore per illuminare il giorno e la minore per illuminare la notte. E così continuò la creazione fino a quando toccò all'uomo, e Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza. E poi dopo tutte queste meraviglie capi che mancava il meglio, così creò la donna da quell'uomo che da solo sarebbe stato il nulla.
Non permettere alle difficoltà di allontanarci. Ovunque e comunque io sono con te.
Imbriglio i sogni nell'alba che resta rapita dall'ora di risveglio del giorno.
Ovunque guardo –
nascoste tra le crepe
trovo violette.
Parlarsi attraverso gli occhi.
Raccontarsi semplicemente
tra gli abbracci
che ti fanno mancare,
poi,
l'aria.
Sul fondo del mondo,
finisce il tuo sonno,
ti risvegli sopito, un ricordo?
il mondo?
Carne, sangue e sudore,
ma sei tu,
sul fondo del mondo e tutto cambia colore.
Ti lasci andare,
essere ancestrale,
anima lunare.
Nel mistico mondo, scompari,
rimani li, invisibile sul fondo,
osservi attento, aspetti il momento.
Ora sei sveglio.
Spesso, l'onestà non paga. Condanna.
La pioggia
che bagna,
ma il fiore resta vivo lo
colgo oh povero cuor,
perché
l'acqua rovina il fiore più bello
che la natura creò,
così delicata
che quasi lo sfiora con le sue dita
continua a scorrere
come un ruscello.
Tu cielo maestoso
che sembra non
voler finire in questa
sera d'estate che
hai smorzato il calor.
La solitudine è contemplazione dei propri pensieri.
Passione
Diario
è il canto
di chi tende le mani verso il cielo,
per sciogliere nodi
e preghiere
con quella intensità
che vibra nell'animo silente.
È il canto
che sovente
musica la sera
quando nella sinfonia
di nuove atmosfere...
sui miei occhi
cadono versi e cadenze
che colorano voli
nel miraggio d'angeli
che incendiano
pensieri e parole
sul pentagramma della luna...
Arie di un tempo
che, finalmente ho descritto
nel diario della mia vita.
Lo fermo barbara.
Barbara Lo Fermo
Non permettere alle difficoltà di allontanarci. Ovunque e comunque io sono con te.
Imbriglio i sogni nell'alba che resta rapita dall'ora di risveglio del giorno.
Ovunque guardo –
nascoste tra le crepe
trovo violette.
Parlarsi attraverso gli occhi.
Raccontarsi semplicemente
tra gli abbracci
che ti fanno mancare,
poi,
l'aria.
Sul fondo del mondo,
finisce il tuo sonno,
ti risvegli sopito, un ricordo?
il mondo?
Carne, sangue e sudore,
ma sei tu,
sul fondo del mondo e tutto cambia colore.
Ti lasci andare,
essere ancestrale,
anima lunare.
Nel mistico mondo, scompari,
rimani li, invisibile sul fondo,
osservi attento, aspetti il momento.
Ora sei sveglio.
Spesso, l'onestà non paga. Condanna.
La pioggia
che bagna,
ma il fiore resta vivo lo
colgo oh povero cuor,
perché
l'acqua rovina il fiore più bello
che la natura creò,
così delicata
che quasi lo sfiora con le sue dita
continua a scorrere
come un ruscello.
Tu cielo maestoso
che sembra non
voler finire in questa
sera d'estate che
hai smorzato il calor.
La solitudine è contemplazione dei propri pensieri.
Passione
Diario
è il canto
di chi tende le mani verso il cielo,
per sciogliere nodi
e preghiere
con quella intensità
che vibra nell'animo silente.
È il canto
che sovente
musica la sera
quando nella sinfonia
di nuove atmosfere...
sui miei occhi
cadono versi e cadenze
che colorano voli
nel miraggio d'angeli
che incendiano
pensieri e parole
sul pentagramma della luna...
Arie di un tempo
che, finalmente ho descritto
nel diario della mia vita.
Lo fermo barbara.
Barbara Lo Fermo