le parole, avere una vita silenziosamente eloquente... e silenziosamente dignitosa.
Credici
E tu credici
credici ancora
Credici al vento che soffia leggero
se sfiora le labbra
Credici al suono che pare sussurri
Tu credici
Credici ancora a quello che senti nel sospiro di vita
Credici ancora
nel singulto d'amore
mentre si scuote nel petto.
Come puoi star solo?
In questo mondo che vomita in volto
sbuffate d'esistenza avariata
Come puoi star solo?
mentre
corri in cerca di quell'anfratto che chiamiamo
serenità
eppure ci rendiam conto della
"gutturale inefficienza"
del nostro desiderio
siam sempre soli eppure
in quest'epoca di unitarietà globale
rigurgitante personalità sparse
ed aspre
che non ci appartengono
di inutili amene convinzioni
marcescenti
chi può davvero ritenersi solo?
io mi sento solo
certe volte
quando sono in casa chiuso
dove
a malapena odo i rumori assordanti
e inconcludenti provenienti dal mondo
e m'isolo lieto a scrivere farse
ugualmente inconcludenti
su persone che son davvero sole
dentro me soltanto
senza aspettarmi un saluto
un ringraziamento
o una flebile parola
solo allora son solo
solo allora
ma voi
tutti gli altri
e me
come possono definirsi soli?
basta accendere uno schermo invisibile
per capire che tutta la merda che addosso ti cala
tutto il liquame eruttato da coloro che non vogliono esser soli
a cui schifa questa baluginante essenza,
la merda da cui traggo giovamento
non è altro che niente trasfigurante
e allora son solo
l'unico motivo per cui esco ancora di casa
e capire quanto poco le persone
han da dire
e quanto, al contrario
io ho da dire su loro.
Davide Bidin
Essere ingiusto
Mi hai negato il piacere di scoprire che non è vero
Ho pianto un mare ma non è servito a nulla
Ancora esigo delle spiegazioni che non arrivano
Hai deciso di partire in anticipo senza di me
Senza chi hai promesso di amare per sempre
Rendendo la mia anima un miserabile vagabondo
Ci eravamo promessi di dirci qualunque cosa
Invece mi hai nascosto la tua chiamata dal cielo
Senza svelarmi l'incantesimo per risvegliarti
Ma come hai potuto dimenticare i nostri patti
Insieme per tutta l'eternità, te lo ricordi?
Come hai potuto rendermi un essere tagliato in due
Tu che mi vedi sai che ormai non vivo più senza di te
Io che non ti vedo non so invece se soffri come me
Perché non farti sentire, perché non farti toccare?
La mia unica consolazione sarà quella di riaverti
Quando sarà il mio turno a rispondere alla chiamata
Per continuare quel sogno tragicamente interrotto.
Blessing Sunday Osuchukwu
Credici
E tu credici
credici ancora
Credici al vento che soffia leggero
se sfiora le labbra
Credici al suono che pare sussurri
Tu credici
Credici ancora a quello che senti nel sospiro di vita
Credici ancora
nel singulto d'amore
mentre si scuote nel petto.
Come puoi star solo?
In questo mondo che vomita in volto
sbuffate d'esistenza avariata
Come puoi star solo?
mentre
corri in cerca di quell'anfratto che chiamiamo
serenità
eppure ci rendiam conto della
"gutturale inefficienza"
del nostro desiderio
siam sempre soli eppure
in quest'epoca di unitarietà globale
rigurgitante personalità sparse
ed aspre
che non ci appartengono
di inutili amene convinzioni
marcescenti
chi può davvero ritenersi solo?
io mi sento solo
certe volte
quando sono in casa chiuso
dove
a malapena odo i rumori assordanti
e inconcludenti provenienti dal mondo
e m'isolo lieto a scrivere farse
ugualmente inconcludenti
su persone che son davvero sole
dentro me soltanto
senza aspettarmi un saluto
un ringraziamento
o una flebile parola
solo allora son solo
solo allora
ma voi
tutti gli altri
e me
come possono definirsi soli?
basta accendere uno schermo invisibile
per capire che tutta la merda che addosso ti cala
tutto il liquame eruttato da coloro che non vogliono esser soli
a cui schifa questa baluginante essenza,
la merda da cui traggo giovamento
non è altro che niente trasfigurante
e allora son solo
l'unico motivo per cui esco ancora di casa
e capire quanto poco le persone
han da dire
e quanto, al contrario
io ho da dire su loro.
Davide Bidin
Essere ingiusto
Mi hai negato il piacere di scoprire che non è vero
Ho pianto un mare ma non è servito a nulla
Ancora esigo delle spiegazioni che non arrivano
Hai deciso di partire in anticipo senza di me
Senza chi hai promesso di amare per sempre
Rendendo la mia anima un miserabile vagabondo
Ci eravamo promessi di dirci qualunque cosa
Invece mi hai nascosto la tua chiamata dal cielo
Senza svelarmi l'incantesimo per risvegliarti
Ma come hai potuto dimenticare i nostri patti
Insieme per tutta l'eternità, te lo ricordi?
Come hai potuto rendermi un essere tagliato in due
Tu che mi vedi sai che ormai non vivo più senza di te
Io che non ti vedo non so invece se soffri come me
Perché non farti sentire, perché non farti toccare?
La mia unica consolazione sarà quella di riaverti
Quando sarà il mio turno a rispondere alla chiamata
Per continuare quel sogno tragicamente interrotto.
Blessing Sunday Osuchukwu