loro abbaglio in un riflesso, rilevassero la loro coscienza sporca di fango nell'inganno in cui vivono.
Donna
profumata come una rosa;
bella come una dea;
elegante come una stella;
splendente più del sole;
affascinante come la luna;
stupenda come la primavera;
meravigliosa, creatura da amare...
Polittico
Invola il vento già i capelli d'oro
dell'estate e una resta ti sorprendo
d'avena, in filigrana a ricamare
la chioma tua pensosa sul mistero
palpitante nel grembo.
La tua dolcezza mesta di madonna
senese del trecento mi seduce
nel polittico d'oro d'un pagliaio
deserto, ove tua madre illuminava
una pepita d'oro di gallina
a gridare il miracolo nell'alba
e tu bambina e le sorelle in corsa,
le stelle e i sogni infranti d'allegria.
Ma pure quell'arista nei tuoi ricci
è un ago che trafigge il tuo sorriso
e gonne nere mi evochi velandomi
la fiaba, e ventri gonfi lungo i solchi
e cuori in pena al respiro di culle,
talami diacci di vedove bianche
a baciare esangui
labbra di carta.
E non più dea ti miro ma sorella
di pena in questo viaggio,
Anna che stai per darmi il terzo grido
di fede nella vita, mentre il vento
invola già i capelli dell'estate.
Filippo Pirro
Amicizia
Ho un segreto per te
Caro amico lontano
Ho provato a scordati
Ma sono a digiuno
Quindi ti penso
Guardandomi dentro
In quel mondo vuoto
In cui spesso mi perdo
Ti ho forse dipinto
Con colori irreali
E tratti nervosi
Mai troppo uguali
Ti ho dato una forma
Che si adatta ai pensieri
Di chi ha più paure
Che desideri...
Anonimo
Donna
profumata come una rosa;
bella come una dea;
elegante come una stella;
splendente più del sole;
affascinante come la luna;
stupenda come la primavera;
meravigliosa, creatura da amare...
Polittico
Invola il vento già i capelli d'oro
dell'estate e una resta ti sorprendo
d'avena, in filigrana a ricamare
la chioma tua pensosa sul mistero
palpitante nel grembo.
La tua dolcezza mesta di madonna
senese del trecento mi seduce
nel polittico d'oro d'un pagliaio
deserto, ove tua madre illuminava
una pepita d'oro di gallina
a gridare il miracolo nell'alba
e tu bambina e le sorelle in corsa,
le stelle e i sogni infranti d'allegria.
Ma pure quell'arista nei tuoi ricci
è un ago che trafigge il tuo sorriso
e gonne nere mi evochi velandomi
la fiaba, e ventri gonfi lungo i solchi
e cuori in pena al respiro di culle,
talami diacci di vedove bianche
a baciare esangui
labbra di carta.
E non più dea ti miro ma sorella
di pena in questo viaggio,
Anna che stai per darmi il terzo grido
di fede nella vita, mentre il vento
invola già i capelli dell'estate.
Filippo Pirro
Amicizia
Ho un segreto per te
Caro amico lontano
Ho provato a scordati
Ma sono a digiuno
Quindi ti penso
Guardandomi dentro
In quel mondo vuoto
In cui spesso mi perdo
Ti ho forse dipinto
Con colori irreali
E tratti nervosi
Mai troppo uguali
Ti ho dato una forma
Che si adatta ai pensieri
Di chi ha più paure
Che desideri...
Anonimo