Non arrenderti mai! Molti ostacoli apparentemente "insuperabili" che ti possono capitare nella vita,
con la tua forza di volontà e determinazione possono diventare superabili.
Pensieri insonni
inseguono il brusio
del vento che soffia
sul vissuto del cuore.
Nella mente riecheggiano
ricordi di spensieratezza,
di incoscienza,
quando pensavo
che nessun addio,
nessun dolore
mi avrebbe toccata,
quando non immaginavo
che il mio sogno più grande
si sarebbe presto spezzato,
perché mi bastava
alzare gli occhi,
per vederlo decollare
in un cielo senza nuvole.
Sono presunzione
Sono io, presunzione,
infinita passione
sono pura emozione
per me
Io mi amo talmente
penso a me solamente
chi non lo fa è perdente
son sicura di me
sono testa e cervello
non sistemo il capello
né il vestito più bello
su me
Io parto e ritorno
gli altri fan da contorno
quando voglio li storno
via da me!
Non ostento, non mostro
a nessuno mi prostro
sembrerò forse un mostro?
E a me!
Chi mi vuole è così
non vi prego a star qui
dico a tutti di sì
dentro me.
Sono grande stratega
e la vita ripaga
nessun lingua mi frena
buon per me.
Sono sempre coerente
puoi sparlare demente,
non mi offendo ovviamente
sono fiera di me
Forse non è normale
ma pensando speciale
sono un tipo leale
con me
tanto amore so dare
a chi sa meritare
e chi non sa capire
lontano da me
Quel che penso lo voglio
senza nessun imbroglio
sono certo io il meglio
son convinta di me.
Anna De Santis
I primi segni a ben vedere
non erano mancati. È la ricomparsa
che nessuno si poteva attendere. Dato che poi,
sulla poltrona, magari in lacrime, se ne era parlato
della sparizione. Ma in concreto, quanto ne sapevamo?
Ricordati, però, senza cercare colpe, dell'acqua
entrata di notte sotto i vetri in nostra assenza, della crepa
che taglia tutto il soffitto, addirittura del solaio,
sopra la stanza in fondo e che neppure ci siamo curati di visitare,
del lampadario che dondola, degli infissi mezzi marci.
Oggi, poi, come non bastasse, guarda qui! Avvicinati,
guarda un po' qui, ti dico, qui sotto. Mi cresce la muffa,
la muffa sulla suola!
È che mio padre sì
sapeva di lettere, cultura: London
Steinbeck, Coppi e Bartali, Oscar
Carboni e la Gazzetta
dello Sport. L'officina. E quelle camicie d'allora,
larghe, i pantaloni alti in vita, palesò palandrane...
Mi sono domandato il perché
di questo continuo andarsene
di inquilini, qui dell'interno. E di operai
che vanno e vengono e sporcano le scale. (Chissà adesso
come sarebbe tutta consumata la targhetta della porta.)
Maurizio Cucchi
Pensieri insonni
inseguono il brusio
del vento che soffia
sul vissuto del cuore.
Nella mente riecheggiano
ricordi di spensieratezza,
di incoscienza,
quando pensavo
che nessun addio,
nessun dolore
mi avrebbe toccata,
quando non immaginavo
che il mio sogno più grande
si sarebbe presto spezzato,
perché mi bastava
alzare gli occhi,
per vederlo decollare
in un cielo senza nuvole.
Sono presunzione
Sono io, presunzione,
infinita passione
sono pura emozione
per me
Io mi amo talmente
penso a me solamente
chi non lo fa è perdente
son sicura di me
sono testa e cervello
non sistemo il capello
né il vestito più bello
su me
Io parto e ritorno
gli altri fan da contorno
quando voglio li storno
via da me!
Non ostento, non mostro
a nessuno mi prostro
sembrerò forse un mostro?
E a me!
Chi mi vuole è così
non vi prego a star qui
dico a tutti di sì
dentro me.
Sono grande stratega
e la vita ripaga
nessun lingua mi frena
buon per me.
Sono sempre coerente
puoi sparlare demente,
non mi offendo ovviamente
sono fiera di me
Forse non è normale
ma pensando speciale
sono un tipo leale
con me
tanto amore so dare
a chi sa meritare
e chi non sa capire
lontano da me
Quel che penso lo voglio
senza nessun imbroglio
sono certo io il meglio
son convinta di me.
Anna De Santis
I primi segni a ben vedere
non erano mancati. È la ricomparsa
che nessuno si poteva attendere. Dato che poi,
sulla poltrona, magari in lacrime, se ne era parlato
della sparizione. Ma in concreto, quanto ne sapevamo?
Ricordati, però, senza cercare colpe, dell'acqua
entrata di notte sotto i vetri in nostra assenza, della crepa
che taglia tutto il soffitto, addirittura del solaio,
sopra la stanza in fondo e che neppure ci siamo curati di visitare,
del lampadario che dondola, degli infissi mezzi marci.
Oggi, poi, come non bastasse, guarda qui! Avvicinati,
guarda un po' qui, ti dico, qui sotto. Mi cresce la muffa,
la muffa sulla suola!
È che mio padre sì
sapeva di lettere, cultura: London
Steinbeck, Coppi e Bartali, Oscar
Carboni e la Gazzetta
dello Sport. L'officina. E quelle camicie d'allora,
larghe, i pantaloni alti in vita, palesò palandrane...
Mi sono domandato il perché
di questo continuo andarsene
di inquilini, qui dell'interno. E di operai
che vanno e vengono e sporcano le scale. (Chissà adesso
come sarebbe tutta consumata la targhetta della porta.)
Maurizio Cucchi