della cattiveria gratuita della gente meschina.
Angoscia
Sciabordio di scarpe
sulle pozze d'asfalto,
In questo di uggioso
mi sento perso.
Non solo ricordi
fiaccano la mente,
ma anche gli eventi
del presente.
Odi il silenzio
nasconde il lamento,
gocce di pioggia
mischiate al pianto.
Ove rifulga
nei vasti umori,
ansie più grandi
dei nostri cuori.
Betta
Era una giornata di marzo aveva appena finito di piovere, l'erba fradicia sotto le scarpe di Betta, si piegava rimanendo incollata al terreno bagnano, un barlume di sole stentava ad uscire da grosse nuvole grigie; Guardando il cielo pensò che la pioggia stava attendendo il momento buono per scendere ancora. Che ci faceva in mezzo alla campagna tutta sola vestita leggera con le ballerine ai piedi? Se lo chiese e non seppe dare una risposta soddisfacente, aveva risposto ad un impulso improvviso, doveva allontanarsi uscire da quella casa che la soffocava e la intristiva, meglio la pioggia e il freddo che stare ancora lì. Rivedeva con gli occhi della mente i visi dei suoi che la scrutavano, rimanendo in attesa di una qualche sua reazione, ma da lei non uscì nulla, alcuna reazione, alcuna emozione trapelò dal suo viso. A passi lenti si diresse verso l'attaccapanni e prendendo il suo spolverino uscì, la testa confusa, il cuore pesante come un macigno.
Incominciò a camminare... Mille domande le ronzavano nella sua bella testolina "che farò... che farò ora?" Si chiedeva... vi chiederete che cosa fosse accaduto di così grave a quella fanciulla... ebbene ebbe una tremenda notizia... aveva vinto alla lotteria! Non aveva mai comprato un gratta e vinci e nemmeno un biglietto della lotteria e la prima volta che lo fece vinse... non ci credeva, ma era vero.
Maria Grazia
An die Melancholie / Alla malinconia
Zum Wein, zu Freunden bin ich dir entflohn,
Da mir vor deinem dunklen Auge graute,
In Liebesarmen und beim Kiang der Laute
Vergaß ich dich, dein ungetreuer Sohn.
Du aber gingest mir verschwiegen nach
Und warst im Wein, den ich verzweifelt zechte,
Warst in der Schwüle meiner Liebesnächte
Und warest noch im Hohn, den ich dir sprach.
Nun kühlst du die erschöpften Glieder mir
Und hast mein Haupt in deinen Schoß genommen,
Da ich von meinen Fahrten heimgekommen:
Denn all mein Irren war ein Weg zu dir.
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell'amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d'amore,
ed eri anche nello scherno, che t'esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.
Hermann Hesse
Angoscia
Sciabordio di scarpe
sulle pozze d'asfalto,
In questo di uggioso
mi sento perso.
Non solo ricordi
fiaccano la mente,
ma anche gli eventi
del presente.
Odi il silenzio
nasconde il lamento,
gocce di pioggia
mischiate al pianto.
Ove rifulga
nei vasti umori,
ansie più grandi
dei nostri cuori.
Betta
Era una giornata di marzo aveva appena finito di piovere, l'erba fradicia sotto le scarpe di Betta, si piegava rimanendo incollata al terreno bagnano, un barlume di sole stentava ad uscire da grosse nuvole grigie; Guardando il cielo pensò che la pioggia stava attendendo il momento buono per scendere ancora. Che ci faceva in mezzo alla campagna tutta sola vestita leggera con le ballerine ai piedi? Se lo chiese e non seppe dare una risposta soddisfacente, aveva risposto ad un impulso improvviso, doveva allontanarsi uscire da quella casa che la soffocava e la intristiva, meglio la pioggia e il freddo che stare ancora lì. Rivedeva con gli occhi della mente i visi dei suoi che la scrutavano, rimanendo in attesa di una qualche sua reazione, ma da lei non uscì nulla, alcuna reazione, alcuna emozione trapelò dal suo viso. A passi lenti si diresse verso l'attaccapanni e prendendo il suo spolverino uscì, la testa confusa, il cuore pesante come un macigno.
Incominciò a camminare... Mille domande le ronzavano nella sua bella testolina "che farò... che farò ora?" Si chiedeva... vi chiederete che cosa fosse accaduto di così grave a quella fanciulla... ebbene ebbe una tremenda notizia... aveva vinto alla lotteria! Non aveva mai comprato un gratta e vinci e nemmeno un biglietto della lotteria e la prima volta che lo fece vinse... non ci credeva, ma era vero.
Maria Grazia
An die Melancholie / Alla malinconia
Zum Wein, zu Freunden bin ich dir entflohn,
Da mir vor deinem dunklen Auge graute,
In Liebesarmen und beim Kiang der Laute
Vergaß ich dich, dein ungetreuer Sohn.
Du aber gingest mir verschwiegen nach
Und warst im Wein, den ich verzweifelt zechte,
Warst in der Schwüle meiner Liebesnächte
Und warest noch im Hohn, den ich dir sprach.
Nun kühlst du die erschöpften Glieder mir
Und hast mein Haupt in deinen Schoß genommen,
Da ich von meinen Fahrten heimgekommen:
Denn all mein Irren war ein Weg zu dir.
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell'amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d'amore,
ed eri anche nello scherno, che t'esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.
Hermann Hesse