sincero, nell'atteggiamento di affetto verso gli anziani; a chi dà conforto agli ammalati, a chi lavora per portare il pane a casa.
Sogno
Racchiuso lo serbo,
taciuto per tempo,
condividerlo non voglio,
se non ciò che è di lui lecito ridir.
Sogno il suo nome,
visione il suo aspetto,
desiderio è sua essenza
potenziale è suo esister.
Sfiorarlo non posso,
sentirlo io voglio,
realizzarlo io spero
ma di viverlo bramo.
Il raggio della vita
Inchiodati con le dita
sopra l'iceberg della vita,
lo sentiamo come il vento
il trascorrere del tempo.
Ancorati e raffreddati,
siamo fuori ad aspettare
chi ancora ci può amare.
Non vogliamo congelare
e impariamo a navigare
aspettando primavera.
Ci chiediamo poi, dov'era
quell'isola felice
decantata dai poeti.
Se il cuor ancor ci dice
di guardar oltre le stelle,
saran loro, proprio quelle
a condurci nel calore
di un immenso nuovo sole,
che ci scaldi poi le dita
con il raggio della vita.
Tiziana Cocolo
Un miliardario ha il vizio di giocare ai cavalli e, stufo di non vincere mai, decide di investire del denaro nella ricerca di un modello matematico che gli assicuri la vittoria. Dà una grossa somma a un gruppo di matematici che si mettono a lavorare al progetto. Dopo due mesi il capo ricercatore dice al miliardario: "Abbiamo finito e possiamo dire che la soluzione al problema esiste! ". "E qual è? " domanda il giocatore. "Noi siamo matematici e siamo solo in gradi di dirle che esiste". Il miliardario riflette e capisce che in fondo i matematici sono astratti e che doveva rivolgersi a qualcuno di più pratico, quindi chiama i fisici. Stessa solfa e dopo due mesi il risultato è: "I matematici hanno ragione - dice il capo dei fisici - la soluzione al problema esiste e noi l'abbiamo trovata, nell'ipotesi semplificativa che il cavallo sia una sfera! ". Il miliardario capisce di aver sbagliato un'altra volta e pensa di rivolgersi a qualcuno ancora più pratico: gli ingegneri. Versa per la terza volta la somma e, stavolta, va a controllare giorno dopo giorno i progressi del lavoro. Gli ingegneri non si applicano affatto chi parla al telefono, che naviga in Internet, chi legge il giornale. Dopo due mesi comunque arriva il capo progettista e dice: "Domani lei vada alle Capannelle e punti alla prima corsa su Tizio vincente, nella seconda su Caio vincente,... " e così via. Il giorno seguente il miliardario va a giocare e vince a tutte le corse. Organizza un party per celebrare la vittoria e a notte inoltrata prende da parte il capo ingegnere e gli chiede come avessero fatto. "Semplice con tutti i soldi che ci ha dato abbiamo comprato tutti i fantini".
Anonimo
Sogno
Racchiuso lo serbo,
taciuto per tempo,
condividerlo non voglio,
se non ciò che è di lui lecito ridir.
Sogno il suo nome,
visione il suo aspetto,
desiderio è sua essenza
potenziale è suo esister.
Sfiorarlo non posso,
sentirlo io voglio,
realizzarlo io spero
ma di viverlo bramo.
Il raggio della vita
Inchiodati con le dita
sopra l'iceberg della vita,
lo sentiamo come il vento
il trascorrere del tempo.
Ancorati e raffreddati,
siamo fuori ad aspettare
chi ancora ci può amare.
Non vogliamo congelare
e impariamo a navigare
aspettando primavera.
Ci chiediamo poi, dov'era
quell'isola felice
decantata dai poeti.
Se il cuor ancor ci dice
di guardar oltre le stelle,
saran loro, proprio quelle
a condurci nel calore
di un immenso nuovo sole,
che ci scaldi poi le dita
con il raggio della vita.
Tiziana Cocolo
Un miliardario ha il vizio di giocare ai cavalli e, stufo di non vincere mai, decide di investire del denaro nella ricerca di un modello matematico che gli assicuri la vittoria. Dà una grossa somma a un gruppo di matematici che si mettono a lavorare al progetto. Dopo due mesi il capo ricercatore dice al miliardario: "Abbiamo finito e possiamo dire che la soluzione al problema esiste! ". "E qual è? " domanda il giocatore. "Noi siamo matematici e siamo solo in gradi di dirle che esiste". Il miliardario riflette e capisce che in fondo i matematici sono astratti e che doveva rivolgersi a qualcuno di più pratico, quindi chiama i fisici. Stessa solfa e dopo due mesi il risultato è: "I matematici hanno ragione - dice il capo dei fisici - la soluzione al problema esiste e noi l'abbiamo trovata, nell'ipotesi semplificativa che il cavallo sia una sfera! ". Il miliardario capisce di aver sbagliato un'altra volta e pensa di rivolgersi a qualcuno ancora più pratico: gli ingegneri. Versa per la terza volta la somma e, stavolta, va a controllare giorno dopo giorno i progressi del lavoro. Gli ingegneri non si applicano affatto chi parla al telefono, che naviga in Internet, chi legge il giornale. Dopo due mesi comunque arriva il capo progettista e dice: "Domani lei vada alle Capannelle e punti alla prima corsa su Tizio vincente, nella seconda su Caio vincente,... " e così via. Il giorno seguente il miliardario va a giocare e vince a tutte le corse. Organizza un party per celebrare la vittoria e a notte inoltrata prende da parte il capo ingegnere e gli chiede come avessero fatto. "Semplice con tutti i soldi che ci ha dato abbiamo comprato tutti i fantini".
Anonimo