È quel senso del "noi" amore, a rendere i miei giorni consapevoli, dove

il cuore ritrova la sua luce.

Sussurrami il soggetto della trama poi accarezzami piano, scriveremo un sonetto a quattro mani.

Se le scelte che abbiamo fatto finora non ci hanno portato dove volevamo essere, dobbiamo solo cambiarle.

Succede così: cammini, guardi avanti, e un giorno inciampi in una persona. E non è cadere, è rialzarsi.

Non potrai mai essere fidente stando in pace col mondo, se prima non quieti la guerra che hai nel cuore.

Odio la convinzione, la sento come banalità, mi piace essere sicura di ciò che voglio e provo.

Il nostro angelo custode è sempre al nostro fianco pronto ad aiutarci, confidiamo in lui.

Colui che non è capace di far abitare un cuore, rimarrà alla mercè delle anime altrui.

Se il lavoro rende nobili gli uomini, l'Italia è popolata da ignobili!


È stato solo un attimo. Giorni, mesi, anni, non sono che attimi una volta passati; attimi di gioia, attimi di follia, attimi di tristezza, attimi di odio, di rancore, di passione, di malinconia, ma nient'altro che attimi, la vita ne è piena. E così vai avanti, come le lancette dell'orologio, inesorabili si muovono per segnare la tua ora, da quando nasci, a quando muori, soffermandosi ad ogni secondo per quell'attimo beffardo che mentre lo vivi t'appare come eternità. Si dice che bisogna riempire gli attimi di vita, e non la vita di attimi, ma non puoi, per quanto possano sembrarti eternità fin quanto li vivi, gli attimi sono fugaci, e non devi soffermatici troppo mentre li assapori, potresti non essere pronto per quelli successivi... e intanto le lancette scorrono. Chi vive per amore, muore di rancore, chi vive d'amore, muore d'odio, chi vive ogni attimo, muore lo stesso, ma almeno muori di ricordi, e se non ci fossero, la vita non avrebbe senso.
Francesco Saudino